La situazione sanitaria a Nuoro sta diventando sempre più preoccupante. A seguito di tagli economici disposti dalla Regione, i servizi medici convenzionati si trovano in seria difficoltà, costringendo diverse strutture a modificare le loro modalità operative. In particolare, il Centro Immagini Diagnostiche, diretto da Sebastiano Coinu, ha comunicato che, a partire dal 1° ottobre, sospenderà le prestazioni in convenzione, offrendo solo servizi privati. Questo articolo esplora l’impatto di tali decisioni sulla popolazione locale e le criticità affrontate nel sistema sanitario.
La decisione del Centro immagini diagnostiche
La comunicazione inerente alla sospensione delle prestazioni sanitarie da parte del Centro Immagini Diagnostiche è giunta inaspettata e ha suscitato preoccupazione tra i pazienti. Sebastiano Coinu, direttore del centro, ha esplicitato che la decisione è frutto di una riduzione del budget annuale imposta da Ares, l’azienda regionale della salute. Coinu ha sottolineato come il budget assegnato fosse già stato superato, una situazione che ha reso necessaria la sospensione delle prestazioni in convenzione.
Questa decisione non solo rappresenta un duro colpo per i pazienti già in attesa di esami, ma ha anche implicazioni per i circa dieci dipendenti del centro, che si trovano ora a dover affrontare un futuro incerto. La comunicazione di Coinu si è conclusa con una scusa rivolta ai pazienti per il disagio arrecato e con una richiesta di chiarimenti agli uffici competenti. Tuttavia, le aspettative di una rapida risoluzione sembrano lontane, dato il contesto generale di crisi.
Le criticità del sistema sanitario nuorese
Nel territorio di Nuoro, la già fragile rete sanitaria sta vivendo una vera e propria desertificazione. L’assenza di figure professionali come le guardie mediche e i medici di base sta creando enormi difficoltà per la popolazione, che si trova a dover affrontare ospedali in situazioni critiche. L’ospedale San Francesco, ad esempio, continua a vivere momenti di grande difficoltà, con reparti cruciali come quello di Ortopedia chiuso dalla scorsa primavera e tentativi di riqualificare la struttura per attrarre nuovi medici e specializzandi.
Il personale sanitario è ridotto all’osso, tanto da costringere i familiari dei pazienti in alcuni reparti, come quello di Geriatria del San Francesco, a fornire assistenza extra agli operatori. La situazione è allarmante, specialmente per chi vive nelle zone interne, dove avere accesso a cure mediche è diventato quasi impossibile. Molti pazienti si trovano costretti a indebitarsi per ricevere trattamenti, sia sull’isola che nella penisola, ma anche in questo caso si frappongono ostacoli legati ai trasporti.
Le difficoltà nei trasporti e l’appello per una continuità territoriale
L’accesso ai servizi sanitari al di fuori della Sardegna è ulteriormente complicato dalle carenze nei trasporti aerei e marittimi. Il gruppo Svs Viaggi per la Salute ha recentemente ribadito l’importanza della creazione di bandi specifici per garantire continuità territoriale a chi è in viaggio per motivi sanitari. L’associazione ha segnalato numerosi problemi, tra cui l’aumento delle spese e la mancanza di posti garantiti per i viaggiatori con esigenze sanitarie.
La situazione attuale, caratterizzata dalla scarsità di servizi e di personale, costringe i pazienti a cercare prestiti, a ricorrere a cliniche private o, nel peggiore dei casi, a rinunciare alle cure. Le problematiche relazionate alla sanità pubblica a Nuoro non toccano soltanto gli individui, ma anche l’intera comunità, evidenziando la necessità di un intervento urgente da parte delle istituzioni per affrontare una crisi che si sta aggravando ogni giorno di più.