Marino Defendi, ex capitano del Bari, condivide un ricordo vivido di una stagione trascorsa nel club pugliese che, nonostante le difficoltà, ha regalato emozioni straordinarie. La stagione 2013-2014 è stata quella di un “miracolo sportivo”, in cui una squadra apparentemente destinata al fallimento ha sfiorato la promozione in Serie A. Le parole di Defendi offrono uno spaccato significativo di quella epoca, caratterizzata da passione e determinazione.
Una stagione inaspettata: dal rischio relegazione agli spareggi per la A
La stagione 2013-14 viene descritta da Defendi come una “meravigliosa stagione fallimentare”. Questo paradosso riflette la vera essenza di un’annata che ha visto il Bari quasi retrocedere, ma riuscire a conquistare un posto negli spareggi per la promozione. Raccontando a Tuttobari.com, Defendi sottolinea la stranezza di passare dalla zona retrocessione a un passo dalla Serie A, un percorso difficile e incredibile.
L’ex centrocampista aggiunge che, sebbene quella stagione non l’abbia fatto sentire a casa, ha amplificato l’affetto che già nutriva per Bari. La città rappresentava per lui un legame profondo, una sorta di seconda casa. Questo affetto è palpabile anche nel modo in cui Defendi parla dei suoi compagni e dei tifosi: il loro sostegno è stato fondamentale, creando un’atmosfera unica.
Questa esperienza ha rafforzato la comunità attorno alla squadra e ha dimostrato quanto possano essere forti i legami tra i giocatori e il pubblico. Il Bari, infatti, non è solo una squadra di calcio; è un simbolo di unità e passione per una città intera.
L’epopea dello slogan ‘CompratelaBari’: un’idea che ha fatto il giro del web
Uno degli aspetti più interessanti di quella stagione è stato il famoso slogan ‘CompratelaBari’, che è emerso dopo i momenti difficili vissuti dal club. Defendi attribuisce la genesi di questa idea a Daniele Sciaudone. Racconta come durante una fase di inattività, dopo un periodo non proprio felice, ricevette una chiamata da Sciaudone. Quest’ultimo gli propose di unirsi a un’iniziativa per pubblicizzare il club attraverso una foto con lo slogan.
L’ex capitano ricorda il momento in cui, mentre usciva a passeggiare con il cane, gli venne in mente di scrivere la frase su un cartone trovato in strada. La compagna scattò una foto che, divertente e autentica, rapidamente divenne virale nei giorni seguenti. Questo dimostra come un semplice gesto, ispirato dalla passione per il Bari, abbia potuto unire i tifosi e attirare l’attenzione su una squadra che stava attraversando momenti di grande tensione.
L’importanza di un’iniziativa così popolare sta nel suo potere di risollevare gli animi dei tifosi e di restituire alla squadra un senso di identità, anche nei momenti più critici. ‘CompratelaBari’ è diventato un simbolo di resistenza e speranza, e la sua viralità ha contribuito a mantenere alto il morale dei sostenitori.
Emotivo ritorno da Latina: un legame indissolubile con i tifosi
Il ricordo del ritorno da Latina, durante i play-off, è un altro momento fondamentale nella memoria di Defendi. Questa partita segnò la fine del sogno di promozione, ma la reazione dei tifosi rimase impressa nella sua mente. Defendi racconta di essere tornato a casa dopo una pesante sconfitta, solo per essere accolto da una folla festante, come se avessero appena vinto un trofeo prestigioso.
Quest’accoglienza straordinaria esemplifica il legame unico che esiste tra il Bari e i suoi tifosi. È una rarità nel mondo del calcio trovare una dedizione così intensa e sincera, capace di trasmettere gioia anche nella sconfitta. Defendi non può fare a meno di esprimere la sua ammirazione per la passione e il supporto del pubblico, sottolineando quanto poco si possa trovare all’infuori di Bari una simile comunità. Questo spirito solidale afferma il legame che lo hanno unito alla squadra e alla città, rendendo quella stagione indelebile nella sua carriera.
La narrazione di Defendi dipinge un quadro non solo di sport, ma di un vero e proprio senso di appartenenza dove la comunità, i sacrifici e i momenti di gioia condivisi hanno creato una storia ancora viva nel cuore dei tifosi.