La situazione della Turris continua a essere instabile, con l’ex patron Antonio Colantonio che ha ufficialmente comunicato di non voler più interagire con i dirigenti del club. La sua decisione arriva a seguito di un periodo di attesa in cui non ha ricevuto riscontri da parte della dirigenza, in particolare dal presidente Ettore Capriola. Questo addio potrebbe segnare un punto di non ritorno per la squadra campana, già alle prese con difficoltà economiche e prestazioni sportive deludenti.
L’ultimatum e la decisione
Antonio Colantonio ha dato un chiaro ultimatum, evidenziando la sua frustrazione per l’assenza di comunicazioni costruttive dal vertice del club. Come riportato da tuttoturris.com, l’imprenditore aveva precedentemente mostrato una disponibilità alla collaborazione, offrendo supporto per garantire la sopravvivenza economica della Turris, soprattutto in vista delle scadenze imminenti. Tuttavia, con il termine dell’ultimatum giunto e scaduto, Colantonio ha scelto di ritirarsi dalla possibilità di una futura cooperazione, riempiendo di ulteriore incertezza il futuro della società.
Nella sua lettera, pubblicata in forma ufficiale, Colantonio esprime un sentimento di stanchezza e di chiusura alle interazioni: “Gradirei non essere più contattato da nessun referente della Turris. A tutti i livelli. Sinceramente, dico basta. È un discorso chiuso.” Queste frasi sottolineano quanto fosse elevato il suo grado di disponibilità in passato, un’apertura che, secondo le sue parole, non ha trovato riscontro effettivo.
Un cooperazione non riuscita
Nel suo comunicato, Colantonio fa riferimento alla sua partecipazione a incontri importanti con Capriola e Giardino, durante i quali la sua azienda si era detta disponibile a fornire liquidità per affrontare le scadenze economiche. Questi tentativi di collaborazione, però, si scontrano con una realtà in cui l’attuale gestione sembra avere le proprie difficoltà operative.
L’ex patron ha menzionato anche il direttore Primicile, che, in un gesto di buona volontà, si era recato allo stadio per offrire assistenza immediata. Colantonio ha espresso che, sebbene ci fosse l’intenzione di sviluppare ulteriori strategie e discussioni per la gestione futura della Turris, questo dialogo non è mai riuscito a decollare. “Non c’è stato proprio modo di avviare questo tipo di discorso,” ha sottolineato Colantonio, evidenziando che la chiusura al confronto ha portato alla sua decisione finale.
La reazione all’attuale direzione
Colantonio ha preso atto delle scelte di gestione che sono state assunte dall’attuale dirigenza, specificando chiaramente che la Turris deve affrontare sfide significative anche sul campo. In un momento così delicato, le scelte tecniche autonome della dirigenza sono state oggetto di particolare attenzione e discussione. Colantonio, pur esprimendo amarezza per il provvedimento, ha rinnovato i suoi auguri a Capriola e alla Turris.
La sua chiusura rappresenta un momento critico per il club, poiché il futuro della squadra ora appare più incerto che mai. L’assenza di un collegamento tra Colantonio e la dirigenza potrebbe avere ripercussioni sulle operazioni in corso e sul morale della squadra, già in difficoltà. Con l’ex patron out dalla scena, la Turris sarà chiamata a trovare nuove soluzioni e approcci per superare questo momento difficile.