L’attesa è finalmente giunta per Razvan Sava, che si appresta a tornare a Milano con l’Udinese. Questo ritorno rappresenta un momento significativo non solo per la sua carriera, ma anche per la sua storia personale, ricca di eventi e traguardi. Il match di Coppa Italia contro l’Inter, previsto per domani, promette di essere una sfida avvincente, con il portiere chiamato a contrastare uno dei migliori attacchi del calcio italiano.
L’inizio della carriera di Razvan Sava
Razvan Sava ha fatto il suo ingresso nel panorama calcistico italiano grazie a un’amichevole che ha visto protagoniste le nazionali giovanili. L’occasione si è presentata a Pordenone, un comune a meno di cento chilometri da Udine, dove il giovane portiere rumeno ha impressionato Riccardo Guffanti, che ha riconosciuto in lui un notevole talento. La carriera di Sava è decollata nel suo paese natale, dove ha esordito in Serie A a soli 15 anni, parando i tentativi avversari con il Monza. I suoi inizi calcistici risalgono a Timisoara, la città dove ha cominciato a difendere la porta per il Banatul, facendo così un lungo viaggio che l’ha portato fino a Milano.
La sua esperienza sta per arricchirsi ulteriormente con il match di domani, durante il quale Sava affronterà l’Inter, una delle squadre più difficili da affrontare in Italia. La sfida si presenta come un banco di prova importante per un giocatore molto promettente, che dovrà dimostrare di essere all’altezza della situazione.
Il percorso tra Sesto San Giovanni e la Juventus
La carriera di Sava ha preso una piega intrigante quando è stato notato dalla Pro Sesto, club in cui ha trascorso un anno fondamentale per la sua crescita. Durante il periodo in cui ha indossato la maglia della Pro Sesto, Sava ha iniziato a farsi notare per le sue abilità, sfoggiando una tecnica di parata che ha catturato l’attenzione di vari osservatori. Jacopo Colombo, il direttore sportivo del club, ha puntato su di lui dopo averlo visto in azione durante una partita contro la Francia, dimostrando un occhio per il talento.
Al suo esordio con gli Allievi, Sava ha lasciato una forte impressione. Alessandro Giglio, uno dei suoi primi allenatori, ricorda con vividezza un episodio in cui il giovane portiere, in inferiorità numerica e sotto pressione, si è lanciato in un’azione spettacolare per bloccare un cross insidioso. Questo episodio ha segnato l’inizio di una carriera fulminante, che lo ha portato a passare dagli Allievi A agli ordini di Gianluca Savoldi in Juniores Nazionale, fino ad approdare in Serie D.
L’arrivo alla Juventus e i prestiti
Il destino di Sava ha subito un cambiamento significativo quando Fabio Paratici ha deciso di portarlo alla Juventus, superando l’interesse di altre squadre come Inter e Milan. Questo passaggio è avvenuto dopo una prestazione convincente in Serie D, che ha attirato le attenzioni giuste. La chiamata di Paratici è arrivata rapidamente, dando inizio a una trattativa che si è conclusa in tempi brevi con un accordo verbale.
Tuttavia, la transizione alla Juventus non si è rivelata facile per Sava. Dopo un periodo di adattamento, il club ha deciso di girarlo in prestito, prima al Pescara e poi al Lecce, per permettergli di fare esperienza e crescere come giocatore. La stagione 2019/2020 lo ha visto disputare il campionato Primavera, e successivamente è stato chiamato dal Torino, dove ha potuto fare valere le sue qualità.
Ritorno in Romania e nuovi obiettivi con l’Udinese
Il vero salto di qualità nella carriera di Sava è avvenuto al Cluj, dove ha avuto l’opportunità di mettersi in mostra. Il direttore sportivo Razvan Zamfir lo ha convinto a tornare in Romania con la promessa di un ruolo da titolare, qualcosa che ha accolto con entusiasmo. Questo periodo in Romania ha rappresentato una rinascita per Sava, che ha potuto dimostrare il suo valore e guadagnarsi un posto nel cuore dei tifosi.
Dopo l’esperienza al Cluj, il portiere è tornato in Italia per indossare la maglia dell’Udinese, dove ha esordito in Coppa Italia e si è guadagnato la fiducia della dirigenza. In questo momento, Razvan Sava è atteso alla prova contro l’Inter, una partita che rappresenta un ulteriore passo nel suo percorso di crescita. La vicinanza a Sesto San Giovanni e il ricordo del suo passato al Breda faranno da cornice a questo importante incontro nel calcio italiano.