Intervento di bonifica nel parco di Batteria: la lotta contro il tomicus si ferma per mancanza di imprese

La lotta contro il tomicus nel parco di Batteria è bloccata dall’assenza di imprese disponibili e da complicazioni burocratiche, minacciando l’ecosistema e l’economia turistica di Arbatax.
Intervento di bonifica nel parco di Batteria: la lotta contro il tomicus si ferma per mancanza di imprese - Nidi di Sardegna

Nel parco di Batteria, che sovrasta Arbatax, la lotta contro l’insetto dannoso noto come tomicus si trova attualmente in una situazione di stallo. L’interruzione dei lavori di bonifica, necessaria per salvaguardare l’ecosistema dell’area, è dovuta al rifiuto da parte delle imprese di partecipare all’appalto pubblicato dal Comune. Fine delle speranze per una pronta risoluzione, l’armonica coesistenza di uomini e natura nella zona resta minacciata dall’invasione dell’insetto killer.

La rinuncia della ditta di Gairo e l’esito negativo del sopralluogo

L’operazione di bonifica era stata inizialmente affidata a una ditta di Gairo, che, in cambio di una cifra compresa tra i 20 e i 30 mila euro, avrebbe dovuto occuparsi del taglio e della rimozione di circa un migliaio di tronchi morti, potenzialmente infestati dal tomicus. Tuttavia, in seguito a valutazioni interne, l’impresa ha deciso di ritirarsi dall’impegno. Questo abbandono ha generato un’ulteriore emergenza, spingendo il Comune a cercare un nuovo partner per il progetto di recupero ambientale.

Un’altra impresa, proveniente da Ussassai, ha tentato di subentrare nel compito lasciato vacante, ma dopo un sopralluogo tecnico ha deciso di tirarsi indietro, mostrando segnali di preoccupazione riguardo alle difficoltà pratiche dell’incarico. Questo nuovo scenario ha lasciato il Comune nella posizione scomoda di dover affrontare la scadenza prevista, senza avere una ditta disponibile a eseguire i lavori necessari.

Le complicazioni burocratiche e le polemiche politiche

Oltre alla mancanza di imprese disponibili, il progetto è ostacolato anche da complicazioni burocratiche. L’ordinanza emessa dalla Forestale, datata 12 luglio, ha imposto scadenze ravvicinate che prevedevano la conclusione del taglio entro la fine di agosto. Tuttavia, il rispetto dei termini si è rivelato problematico. Le numerose polemiche tra il sindaco di Tortolì, Marcello Ladu, e l’ex presidente dell’Ente Foreste, Giorgio Murino, hanno contribuito ad allungare i tempi e a ritardare l’avvio dei lavori.

All’interno di questo contesto, le problematiche legate alla gestione della crisi e l’invasione del tomicus si incrociano con le divisioni politiche locali. Le dispute riguardo alle responsabilità e alla gestione del progetto hanno finito per complicare ulteriormente le operazioni di bonifica, mettendo a rischio la salute dell’ecosistema del parco di Batteria e, di riflesso, l’attività economica legata al turismo nell’area di Arbatax.

Il futuro della lotta contro il tomicus e le speranze per una ripresa

La situazione attuale pone interrogativi importanti sul futuro della lotta contro il tomicus nel parco di Batteria. La mancanza di imprese pronte ad intervenire non è l’unica sfida, ma è essenziale risolvere le problematiche burocratiche e politiche affinché i lavori possano partire. La continuazione dell’infestazione da parte di questo insetto potrebbe portare a danni irreversibili non solo agli alberi già colpiti, ma anche all’intero ecosistema locale.

Il Comune si trova ora di fronte a una delicata fase decisionale, in cui è necessario trovare una soluzione a questo impasse. Gli esperti del settore ambientale suggeriscono che è fondamentale attivare un dialogo tra le istituzioni locali e le imprese, al fine di rendere l’appalto più attrattivo e garantire le risorse necessarie alla sua realizzazione. La collaborazione tra le parti coinvolte potrebbe rappresentare la chiave per riprendere i lavori e far fronte a una minaccia che mette in pericolo il parco e l’intero patrimonio naturale di Arbatax.

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