Si è tenuto all’Allianz Stadium il Juventus ESG Day, un evento incentrato sull’impegno del club bianconero verso la sostenibilità, l’accessibilità e l’inclusione. In coincidenza con il match di Coppa Italia tra Juve e Cagliari, il club ha presentato la sua strategia “Black, White & More”, un programma volto a sensibilizzare e condividere pratiche di responsabilità sociale. L’evento ha riunito esponenti del club, professionisti, e membri della comunità, per discutere di progetti concreti e futuri ambiziosi.
Il messaggio di Maurizio Scanavino sul futuro sostenibile
Maurizio Scanavino, Chief Executive Officer della Juventus, ha aperto l’incontro con un caloroso benvenuto. Scandendo l’importanza della presenza di oltre 200 partecipanti in sala, ha enfatizzato il valore del dialogo e della collaborazione come fattori chiave per affrontare le sfide della sostenibilità. “Abbiamo molte sfide da affrontare sia nel contesto sportivo sia in quello sociale”, ha dichiarato Scanavino, sottolineando come la Juventus intenda far brillare il proprio marchio per promuovere una maggiore responsabilità sociale. Ha anche riaffermato l’importanza della restituzione al territorio e alle comunità, segnando un legame profondo tra il club e l’ambiente che lo circonda.
La strategia “Black, White & More”: parole di Greta Bodino
Greta Bodino, Chief People, Culture and Sustainability Officer, ha delineato i dettagli della strategia ESG “Black, White & More”. Bodino ha descritto questo approccio come un’opportunità per un nuovo inizio, caratterizzato da progetti concreti e azioni visibili. “La nostra intenzione è di andare oltre”, ha affermato, evidenziando il desiderio di costruire un futuro più responsabile per il club e per la comunità. La Juventus ha iniziato questo viaggio nel 2013, distinguendosi come una delle prime società calcistiche a pubblicare reportistiche sulle sue pratiche ESG. Bodino ha sostenuto che l’obiettivo è continuare a esplorare nuove realtà e avere un impatto a lungo termine, pescando ispirazione da settori diversi dal calcio.
Giorgio Chiellini e la sostenibilità nel calcio
Il Chief Football Institutional Relations Giorgio Chiellini ha condiviso la sua visione sulla possibilità di integrare la sostenibilità nel mondo del calcio. Pur mantenendo un focus su performance e risultati, Chiellini ha affermato che il calcio può diventare un catalizzatore per il cambiamento, se improntato con libertà e responsabilità. Le parole di Chiellini hanno reso chiaro come i club debbano fungere da modelli per le loro comunità, utilizzando la loro notorietà per promuovere cause di grande valore.
Progetti significativi: l’intervento della Scuola Superiore Sant’Anna
Il dottor Tiberio Daddi, rappresentante della Scuola Superiore Sant’Anna, ha presentato un’importante iniziativa ambientale sviluppata in collaborazione con Juventus. Il progetto si propone di integrare pratiche sostenibili all’interno delle operazioni quotidiane del club, assicurandosi che ogni attività non solo rispetti, ma promuova anche il benessere dell’ambiente.
L’inclusione lavorativa e il valore del progetto
Stefania Urso e Carla Chiarla, delle Magazzini OZ, hanno messo in evidenza l’importanza dell’inclusione lavorativa per le persone con disabilità. Hanno condiviso esperienze significative di come un ambiente di lavoro accessibile e accogliente possa fare la differenza nella vita dei lavoratori, dimostrando che la diversità e l’inclusione sono fondamentali per il successo di un’organizzazione. La loro testimonianza ha rappresentato un esempio tangibile di come azioni focalizzate possono trasformare la cultura aziendale.
Juventus One: un impegno concreto per il paralimpico
Marco Tealdo, responsabile del progetto Juventus One, ha illustrato come la Juventus stia supportando gli atleti paralimpici. Parlando del progetto, Tealdo ha espresso la volontà del club di ampliare la propria inclusività e favorire una maggiore visibilità e opportunità per gli sportivi con disabilità, incoraggiando così il coinvolgimento di tutti.
Il ruolo fondamentale del Disability Access Officer
Infine, Felice Fabrizio, People & Sustainability Manager della Juventus, ha esposto il ruolo cruciale del Disability Access Officer nel garantire l’accessibilità dei servizi offerti. La figura di Fabrizio rappresenta un passo decisivo verso la creazione di uno stadio e di un ambiente più inclusivi, dove tutti possano sentirsi parte integrante della comunità juventina.