Settimo San Pietro: Oumaima Afendi diventa cittadina italiana, una celebrazione di integrazione e comunità

Oumaima Afendi, giovane marocchina residente in Sardegna, diventa cittadina italiana a Settimo San Pietro, simbolo di integrazione e convivenza pacifica nella comunità locale.
Settimo San Pietro: Oumaima Afendi diventa cittadina italiana, una celebrazione di integrazione e comunità - Nidi di Sardegna

Nella fresca mattina di oggi, una toccante cerimonia ha avuto luogo a Settimo San Pietro, segnando un momento significativo per la comunità. Oumaima Afendi, una giovane di origini marocchine che risiede in Sardegna da molti anni, è ufficialmente diventata cittadina italiana. Dopo l’approvazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il sindaco Gigi Puddu ha conferito a Oumaima la cittadinanza in una celebrazione che ha messo in risalto il tema dell’integrazione, del rispetto e della convivenza pacifica.

Oumaima: una giovane promessa e un modello di integrazione

Oumaima Afendi, 29 anni, ha dimostrato di essere non solo una giovane donna ambiziosa ma anche un esempio luminoso di come l’integrazione possa avvenire in modo armonioso. Con un diploma da operatrice turistica, conseguito presso l’Istituto di ragioneria Besta a Monserrato, ha costruito il suo futuro con determinazione. La sua capacità di parlare quattro lingueitaliano, arabo, francese e tedesco – non solo le conferisce una marcia in più nel mondo del lavoro, ma la rende anche un ponte tra culture diverse.

Alla cerimonia di conferimento, Oumaima ha espresso la sua commozione e gratitudine con parole che riflettono il forte legame che sente con la sua comunità. “Settimo San Pietro è casa mia: mi trovo benissimo. Ci troviamo tutti benissimo,” ha dichiarato con orgoglio. Queste parole non rappresentano solo un personale sentimento di appartenenza, ma sottolineano anche i progressi nella costruzione di una società inclusiva, dove diverse nazionalità possono convivere e prosperare.

Le radici familiari e la vita a Settimo San Pietro

Il percorso di integrazione di Oumaima è anche un insieme di storie familiari. La sua madre, che ha trascorso un periodo di vita a Sinnai, ora gestisce un’attività commerciale a Selargius e ha sempre sostenuto i suoi figli nel perseguire i loro sogni. In un momento di empatia e commozione, ha condiviso i suoi sentimenti durante la cerimonia: “Stiamo bene, viviamo bene. Ci vogliono tutti bene.” Questo aspetto della narrativa familiare è fondamentale nel contesto della migrazione, evidenziando come il supporto dei familiari possa facilitare il processo di integrazione in una nuova società.

In aggiunta, Oumaima non è l’unica ad ottenere riconoscimenti; un altro suo fratello minore ha ricevuto la cittadinanza onoraria grazie a un progetto comunale dedicato ai giovani, dimostrando così un impegno collettivo per il rafforzamento dei legami tra diverse comunità.

Le parole del sindaco e la comunità

Il sindaco Gigi Puddu ha espresso la sua gioia per il conferimento della cittadinanza a Oumaima, sottolineando l’importanza della sua famiglia come esempio da seguire per tutti i cittadini. “Oumaima e tutta la sua famiglia sono un eccellente esempio di integrazione nella nostra società. Buona cittadinanza,” ha commentato Puddu, mettendo in risalto il ruolo fondamentale che le comunità locali ricoprono nella promozione di un dialogo interculturale.

Questi gesti formano le basi di una comunità coesa, dove ogni individuo è apprezzato per le proprie qualità e il proprio percorso di vita. La cerimonia ha rappresentato non solo un momento di festa per Oumaima, ma anche un passo avanti nell’affermare il valore della diversità e dell’inclusione, principi cardine su cui Settimo San Pietro sta costruendo il proprio futuro.

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