Vega-C: Dopo il secondo test di accensione del motore Zefiro-40, l’Europa si prepara per il ritorno al volo

L’Agenzia Spaziale Europea annuncia il successo del secondo test di accensione del motore Zefiro-40, fondamentale per il lanciatore Vega-C, previsto per il primo volo entro la fine del 2024.
Vega-C: Dopo il secondo test di accensione del motore Zefiro-40, l'Europa si prepara per il ritorno al volo - Nidi di Sardegna

L’Agenzia Spaziale Europea ha recentemente comunicato che il secondo test di accensione del motore Zefiro-40, parte del lanciatore europeo Vega-C, ha avuto esito positivo. Questo evento segna un passo importante verso il ripristino delle operazioni di volo del razzo, previsto per la fine del 2024. La fase di test, condotta nell’impianto del poligono interforze del Salto di Quirra, sottolinea gli sviluppi tecnici e progettuali necessari per garantire affidabilità e performance per i futuri lanci di satelliti nello spazio.

Il motore Zefiro-40: caratteristiche e funzionalità

Il motore Zefiro-40 si configura come un elemento fondamentale dell’astronave Vega-C, essendo un propulsore a razzo di 7,6 metri di altezza e con un carico di oltre 36 tonnellate di propellente solido. Questo motore è progettato appositamente per lanciare satelliti in orbita, e la sua architettura rinforzata rappresenta un significativo miglioramento rispetto alle versioni precedenti. Il design innovativo dell’ugello permette una maggiore efficienza dal punto di vista energetico, contribuendo a una spinta ottimale durante le fasi di decollo.

In questo secondo test, il motore è stato posizionato su un banco di prova orizzontale per simulare le condizioni reali di accensione. Gli ingegneri hanno monitorato in tempo reale il comportamento del motore, analizzando vari parametri che influenzano le prestazioni. Con l’obiettivo finale di garantire che ogni componente funzionasse come progettato, il test ha previsto una combustione prolungata a bassa pressione, differente dalla precedente accensione che si era svolta a alta pressione ma per un tempo ridotto.

Prossimi passi e tempistiche per il lanciatore Vega-C

Il successo di questi test di accensione è cruciale per il programma di lancio di Vega-C, che mira a riconquistare un ruolo centrale nel panorama della tecnologia spaziale europea. Nonostante le sfide incontrate in passato, il team di ingegneri dell’agenzia sta conducendo un’analisi approfondita delle prestazioni del nuovo motore. L’Esa ha confermato che i dati iniziali del test indicano risultati positivi, suggerendo che il progetto sta seguendo le tempistiche e le aspettative.

Con l’intenzione di completare tutti i test di qualificazione entro la fine dell’anno, l’obiettivo è quello di programmare il primo volo di Vega-C nel 2024. La sequenza di test di accensione è parte integrante delle procedure standard, essenziali per preparare il motore a propellente solido all’operatività. Ciò garantirà che il razzo possa essere lanciato con fiducia, portando a termine missioni delicate e importanti.

L’evoluzione della gamma di razzi Vega

Il Vega-C rappresenta una nuova generazione di razzi, un’evoluzione del modello precedente, il Vega originale, che nel 2012 ha effettuato il suo primo lancio. Durante la sua carriera, il Vega ha volato 22 volte, attestando la sua affidabilità e il suo successo nell’invio di carichi utili in orbita. L’ultimo volo del Vega precedente si è svolto il 4 settembre, quando è stato lanciato il terzo satellite Sentinel 2, segnando un importante traguardo per le operazioni spaziali europee.

Con il lanciatore Vega-C, l’Europa non solo punta a rafforzare il proprio accesso indipendente allo spazio, ma si prepara anche a soddisfare le crescenti esigenze del mercato satellitare, garantendo capacità di lancio competitive a livello globale. La disponibilità di un razzo di nuova generazione rappresenta un obiettivo strategico per garantire la presenza europea nel panorama spaziale, affiancandosi ai razzi Ariane, la cui funzione rimane complementare all’offerta di Vega.

Grazie a questi sviluppi, il futuro del settore spaziale europeo appare promettente, con ambizioni sempre più grandi e la determinazione di affrontare le sfide tecnologiche di domani.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *