La scuola civica di musica, nata nel 2020 durante la pandemia, ha visto una crescita impressionante da parte della comunità. L’inaugurazione di quest’istituto ha risposto a una forte domanda di attività musicali in un periodo di incertezze, e ora le iscrizioni per il nuovo anno formativo sono ufficialmente aperte. Fino al 12 dicembre, gli appassionati di musica potranno presentare la loro richiesta di iscrizione, avviando un percorso che offre 29 corsi tra individuali e collettivi. Scopriamo insieme le novità dell’anno e l’importanza di questa istituzione per la città.
Una missione educativa amplificata
Dal suo avvio, la scuola civica di musica ha sempre puntato su una missione chiara: permettere a tutti i giovani di accedere a lezioni di musica e di imparare a suonare uno strumento. L’entusiasmo dell’amministrazione locale, rappresentata dall’assessora alla Cultura Emanuela Stara, ha dato vita a un progetto che si è sviluppato in modo sorprendente, ricevendo oltre 350 richieste di partecipazione lo scorso anno. L’istituto, diretto da Francesco Pilia, si prepara a ripartire con un’offerta didattica decisamente ampliata dal prossimo gennaio. La risposta positiva da parte della comunità dimostra l’acclamato interesse per le arti musicali, rappresentando un chiaro segno di come, anche in tempi difficili, la cultura possa essere un forte motivatore.
Le iscrizioni, accessibili tramite un modulo online, permetteranno a molti di scoprire o approfondire le proprie abilità musicali. La direzione mira a coinvolgere un numero sempre più ampio di studenti, con l’intento di offrire un’educazione musicale di qualità e accessibile a tutti. Per garantire questo, continua la ricerca di spazi adeguati che possano accogliere il crescente numero di iscritti.
Un’offerta didattica diversificata
A partire dalle poche discipline all’inizio – chitarra, pianoforte, canto moderno e batteria – l’offerta didattica della scuola civica di musica si è espansa significativamente. Quest’anno, la scuola offrirà ben 15 corsi individuali e 14 collettivi, spaziando dalla alfabetizzazione musicale fino a corsi più specifici, come launeddas e storia della musica jazz, rock e lirica. Questo arricchimento delle lezioni consente agli studenti di scoprire diversi generi musicali e stili, aumentando le possibilità di apprendimento e di espressione personale.
Emanuela Stara, assessora alla Cultura, ha ribadito l’importanza di questa espansione, rimarcando come, anche se l’inizio è stato segnato dalla scarsità di risorse, l’adesione entusiasta della città ha cambiato il corso della scuola. I corsi coprono non solo i fondamenti della musica ma anche aspetti storici e tecnico-pratici che arricchiscono l’esperienza formativa di ciascun studente. L’ampia offerta didattica risponde a una domanda sempre crescente, e la scuola si propone di diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti della musica.
La ricerca di spazi adeguati
Con il successo della scuola civica di musica, è emerso rapidamente anche il problema degli spazi. La Casa della Cultura, inizialmente sede dell’istituto, ha dimostrato di essere insufficiente per ospitare il numero sempre crescente di studenti. La fine delle restrizioni legate al Covid ha comportato la possibilità di ampliare il numero di iscritti. Tuttavia, con le 350 richieste ricevute lo scorso anno, si è reso necessario rivedere le infrastrutture disponibili.
Per far fronte a questa esigenza, la direzione della scuola ha collaborato con le Politiche Sociali per individuare nuovi spazi, stimando anche la possibile riapertura dell’ex asilo di via Monte Arqueri. Inoltre, i lavori di ampliamento della Casa della Cultura continuano, garantendo la disponibilità di nuove aule e locali per le attività didattiche. La comunità, accogliendo il progetto con entusiasmo, ha contribuito finanziariamente all’espansione dell’istituto, grazie a sovvenzioni significative. La Regione ha fornito risorse per 50.000 euro, e il Comune ha incrementato il proprio supporto da 5.000 a 20.000 euro.
Attività collaterali e progetti speciali
La scuola civica di musica non si limita a offrire corsi di musica. Essa è attivamente coinvolta nella comunità con una serie di attività collaterali e progetti speciali. Diversi eventi tematici si sono già tenuti, incluso uno dedicato al celebre compositore Ennio Morricone, e la Festa della musica, che si è svolta con grande successo il 21 giugno. Tali eventi non solo promuovono la musica, ma creano anche occasioni di socializzazione tra gli studenti e la comunità.
Un’altra iniziativa interessante è il progetto “Musica in attesa”, pensato per le future mamme, che mira a sensibilizzarle sui benefici della musica durante la gravidanza. La scuola sta progettando diverse attività per coinvolgere ogni fascia d’età, dai bambini agli adulti. Collaborazioni con associazioni locali e progetti integrati si rivelano fondamentali per espandere ulteriormente il raggio d’azione dell’istituto. L’obiettivo è creare una rete culturale solida che unisca le varie esperienze musicali, alimentando la crescita della cultura musicale a Monserrato.
Con la ripartenza delle iscrizioni, la scuola civica di musica si presenta come un hub culturale vivace, pronto a formare la nuova generazione di musicisti e a rendere la musica accessibile a tutti.