Cerimonia in ricordo dei fratelli Pintor: un tributo a due intellettuali sardi

Domani, il giardino dell’ex Regio Museo di Cagliari ospiterà una cerimonia commemorativa per i fratelli Giaime e Luigi Pintor, celebrando il loro contributo culturale e politico al Novecento italiano.
Cerimonia in ricordo dei fratelli Pintor: un tributo a due intellettuali sardi - Nidi di Sardegna

In occasione di un importante evento commemorativo, il giardino del ex Regio Museo di Cagliari ospiterà domani una cerimonia dedicata ai due celebri intellettuali Giaime e Luigi Pintor. Nati a Roma da genitori sardi, Giuseppe e Adelaide Dore, i due fratelli sono da sempre riconosciuti come figure emblematiche del Novecento italiano. La dedica, che includerà una nuova lastra commemorativa, rappresenta un gesto di riconoscimento per il contributo culturale e politico che hanno offerto, nonostante la giovanissima età alla quale Giaime Pintor decedette. L’evento vuole non solo celebrare la loro eredità, ma anche creare un legame con la storia contemporanea dell’isola.

Un ricordo evocativo

Il giardino che si affaccia su una zona precedentemente abitata dalla famiglia Pintor, ora in parte distrutta a causa della guerra, porta con sé una storia di ricordi e di cultura. La presenza di una lastra che segna l’ubicazione della loro casa serve a ricordare non solo l’importanza dei loro legami familiari, ma anche il dialogo costante tra Cagliari e il mondo. Giaime e Luigi Pintor sono cresciuti in un contesto che ha influenzato profondamente le loro opere e il loro impegno sociale e culturale. La cerimonia di domani, che si terrà alle ore 17, all’interno del giardino del museo in piazza Indipendenza, si propone di riannodare i fili della memoria collettiva, alla luce dell’eredità che i due fratelli hanno lasciato alla cultura sarda e italiana.

La missione dei musei nazionali

Nel contesto di un’iniziativa più ampia, i Musei nazionali di Cagliari lavorano per valorizzare le genealogie culturali che hanno caratterizzato la storia dell’isola. L’evento di domani si inserisce nell’ambito dei Pomeriggi di Paesaggi, un programma volto a ricostruire il passato culturale e politico attraverso la celebrazione di figure chiave. Già in passato, sono state dedicate targhe a personalità come Doro Levi, Giovanni Lilliu e Ferruccio Barreca. La missione dei musei, come sottolineato da Maria Antonietta Mongiu, è quella di mantenere viva la memoria storica, ma anche di educare e formare le nuove generazioni attraverso queste connessioni.

Un programma ricco di eventi

L’evento di commemorazione sarà arricchito da un programma variegato, che prevede interventi di primo piano nel panorama culturale sardo. A guidare la cerimonia ci saranno Francesco Muscolino, direttore dei Musei nazionali, e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari. Il recital inaugurale, performato dall’artista sonoro Arrogalla e dal giornalista Francesco Abate, offrirà un aperitivo culturale ai presenti. La successiva tavola rotonda “Alla ricerca delle genealogie intellettuali sarde con la passione della politica”, moderata da Mongiu, vedrà la partecipazione di esperti di vari settori legati alla politica e alla cultura, come Gabor Pinna e Gianni Marilotti. Per arricchire l’esperienza, l’attrice Lia Careddu leggerà brani dalle opere dei Pintor. Inoltre, il Museo archeologico e altre istituzioni culturali prolungheranno l’apertura serale per accogliere i visitatori fino alle 23, consentendo così una fruizione più ampia e inclusiva dei beni culturali.

Eredità culturale e riflessioni

La dedicazione della nuova targa ai fratelli Pintor non è solo un gesto commemorativo, ma un’opportunità per riflettere sull’eredità letteraria e culturale che essi hanno lasciato. Roberto Pianta, che interverrà durante l’incontro, delineerà i tratti distintivi della formazione di Giaime Pintor e il suo impatto nel mondo editoriale italiano, in particolare attraverso la collaborazione con la casa editrice Einaudi. Questo momento di approfondimento, insieme all’analisi delle biografie di entrambi i fratelli, rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire le loro influenze nel contesto storico ed intellettuale del Novecento, un secolo ricco di sfide e opportunità per la Sardegna e l’Italia.

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